Uomo politico bulgaro. Seguendo la tradizione familiare (suo padre Dimitri era
stato presidente del Consiglio nel 1906), si dedicò presto
all'attività politica, ma rimase nell'ombra sino all'inizio della seconda
guerra mondiale, quando assunse la direzione dell'ala sinistra del Partito
agrario, detta dei
Pladnenzi, conducendo una ferma opposizione contro
l'orientamento filofascista del Governo presieduto da B.D. Filov e del re Boris
III. Nel settembre 1944 aderì al Fronte patriottico (indipendenti,
agrari, radicali, comunisti e socialisti). Vicepresidente del Consiglio nel
Governo Georgiev, si dimise nel luglio 1945 per contrasti con i comunisti,
passando all'opposizione. Dopo l'affermazione elettorale del Fronte e la
trasformazione della Bulgaria in una Repubblica popolare, fu accusato di
cospirazione contro lo Stato. Arrestato nel giugno 1947, fu condannato a morte
per impiccagione e la sentenza venne eseguita nel settembre successivo (Sofia
1889-1947).